Orbetello, 11 marzo 2013
All’attenzione della Dr.ssa MONICA PAFFETTI Sindaco del Comune di Orbetello
e.p.c. Alla Prof. Italia Baldi La Banca Presidente Consulta della CulturA Comune di Orbetello
Alla Stampa
Il proposito del Circolo Culturale Orbetellano “Gastone Mariotti” di organizzare un Convegno nel quale fare il punto della situazione, per cercare di mettere insieme proposte atte a superare la negativa situazione in cui si trova il settore dei beni culturali, ha sollevato una serie di polemiche e prese di posizioni che ci sembrano fuori luogo, riteniamo non giustificate e, in un certo senso, non consone ai temi e ai problemi di cui desideriamo occuparci. Ciò avviene dopo lunghi anni nei quali sono state avanzate proposte accompagnate da indicazioni progettuali, non solo nostre, suggerimenti a fare squadra attraverso le più larghe intese e collaborazioni possibili, per mettere insieme le varie forze disponibili con lo scopo di superare le difficoltà che riscontriamo da molto tempo, proposte e suggerimenti rimasti senza risposta come di consuetudine.
E qui, trattandosi di attività volontaria nel settore culturale, vogliamo ribadirlo con forza: le nostre posizioni sono sempre state uniformate alla collaborazioni con tutti indipendentemente dal colore politico dei singoli, ma nello stesso tempo abbiamo sempre difeso la nostra libertà di operare, senza chiedere nulla, se non il consentito, senza sottostare a imposizioni di chicchessia e fin quando potremo esistere questo continuerà ad essere il nostro comportamento.
In queste polemiche sono state affermate cose che ritenevamo ormai superate per chiunque e cioè: “ma cosa vogliono questi?”, “chi credono di essere?”, “la Consulta comunale della cultura è il solo organismo che può fare queste cose”, ed altre ancora, fino a velate offese personali. Ebbene, dopo averlo detto e codificato tante volte, vogliamo ripeterlo con più chiarezza anche in quest’occasione: l’associazionismo e il volontariato sono un bene straordinario ed inestimabile per la comunità e la dove queste realtà si sviluppano ed operano liberamente significa che la comunità stessa progredisce socialmente, culturalmente ed economicamente e pensiamo che un’amministrazione comunale che non ha le capacità di rilevare queste peculiarità e di conseguenza operare con tutte le sue forze perché questo sviluppo si consolidi e sia valorizzato, non può richiedere attenzione e sostegno.
Con l’articolo del Tirreno del 7 marzo a difesa dell’attività dei Musei, si tenta maldestramente di mettere in cattiva luce le nostre posizioni. Non abbiamo nessun timore a dire che i due musei citati portano avanti, non senza evidenti difficoltà, un lavoro didattico eccellente, e che le persone che vi operano, cui va anche il nostro ringraziamento, danno prova di grande professionalità e serietà. Ma si deve convenire che, pur essendo lodevole e importante questo lavoro che deve senza dubbio continuare, i musei sono deputati a fare anche altre attività, altrettanto importanti e necessarie; ed è questo che noi intendevamo.
Ogni anno si sviluppano sul territorio una serie d’iniziative “tradizionali” attuate al fine di dare “lustro” alla nostra città. Vi è chi si domanda se esse servono e se possono avere una qualche incidenza sullo sviluppo locale, se davvero quelle attività hanno la capacità di portare benefici. Noi siamo convinti che esse abbiano queste capacità e che debbano continuare a essere favorite le mostre, i concerti, il ciclo di film, il teatro, i convegni, le rievocazioni storiche e delle tradizioni, e tutte le altre iniziative consimili, ma siamo anche fermamente convinti che se queste attività non verranno accompagnate da una seria e fattiva tutela e valorizzazione dei beni culturali (monumenti, biblioteche, archivi, musei, resti archeologici, parchi, ambiente naturale), insieme alla formazione di momenti di produzione, di gestione e partecipazione, il loro risultato non sarà poi così profondo e proficuo.
Ecco perché abbiamo cominciato a parlare dell’organizzazione del Convegno “sotto accusa” e invitato alcuni amici disponibili ad accollarsi un impegno di collaborazione nella fase organizzativa, ma con l’obiettivo principale che all’evento devono essere invitate tutte le componenti della comunità (associazioni culturali, sociali e sportive, Consulta della Cultura, amministratori comunali, associazioni di categoria (commercianti, artigiani, coltivatori diretti, industriali, operatori turistici) e tutta la cittadinanza che desidera portare un contributo.
Stiamo facendo questo lavoro mettendoci al posto di altri più titolati a farlo? Forse si! Ma allora su questi temi che tutti, a parole ritengono importanti per un territorio a vocazione turistica, perché abbiamo perso tanto tempo? Perché non ci muoviamo? Possiamo per questo essere considerati presuntuosi e chi sa che cos’altro ancora? Beh, se c’è chi lo desidera faccia pure. Tuttavia, noi continueremo a pensare che tutte quelle parti sociali elencate nel precedente capoverso, con l’amministrazione comunale in testa, avrebbero dovuto plaudire a una iniziativa di questo genere e predisporsi positivamente perché il Convegno potesse essere organizzato nel modo migliore.
Che risultati potrebbero uscire da un Convegno del genere? Non lo sappiamo. Sappiamo solamente che è necessario parlare, parlare e parlare ancora dei problemi che ci toccano e che molte volte ci assillano, per trovare con intelligenza, serietà e umiltà, tutti assieme, ripetiamo tutti assieme, qualche via d’uscita a questa situazione negativa, riflettendo su un fatto evidente: da soli e con queste difficoltà, non si può andare da nessuna parte.
Sappiamo, inoltre, benissimo quali immense difficoltà ci sono oggi per amministrare una Comunità, prodotte soprattutto, dalla crisi generale che stiamo attraversando e, per questi motivi, comprendiamo i disagi, le incertezze, gli ostacoli che devono essere superati per una corretta gestione della cosa pubblica, tuttavia ciò non può modificare la nostra posizione, riteniamo anzi che l’avvalori.
Distinti saluti
Il Direttivo del Circolo Culturale Orbetellano
“Gastone Mariotti”.